Elaborare il Lutto

La perdita di una persona cara è un evento doloroso e drammatico che prima o poi nel corso della propria vita ogni essere umano si trova ad affrontare.

Ciascuno di noi attraversa il lutto a modo suo, mostrando reazioni emotive e comportamentali diverse e uniche.

Anche le separazioni e i divorzi possono essere vissuti come veri e propri eventi di perdita  che necessitano di tutte le fasi elaborative proprie di un processo di elaborazione del lutto.

Quando è necessaria la psicoterapia?

La capacità di elaborare il lutto è un processo fisiologico che ha bisogno di tempo, un tempo individuale durante il quale si attraversano diverse fasi di elaborazione.

Mostra di più - Il Lutto e le sue fasi

Il lutto, rappresenta un’esperienza soggettive e di difficile generalizzazione. Tuttavia, ogni lutto è caratterizzato da un processo di elaborazioni con diverse fasi, strettamente connesse tra loro e di durata variabile. Non esiste un tempo esatto e universale per quantificare il processo di elaborazione. Alcune ricerche hanno identificato determinati periodi temporali che sono considerati “fisiologici” del lutto. Viene considerato normale uno stato depressivo, conseguente al lutto, della durata di circa 12-15 e anche 18 mesi. Se tale stato depressivo si prolunga per anni, non è più considerato come fase necessaria al processi di elaborazione del lutto ma come fattore di disagio.

LE 6 “R” DELL’ELABORAZIONE DEL LUTTO (Rando)

Fase 1 – Rendersi conto della perdita (prendere atto del decesso; comprendere il decesso)

Fase 2 – Reagire alla separazione (sentire il dolore: accettare e dare forma espressiva a tutte le reazioni psicologiche alla perdita)

Fase 3 – Ricordare il defunto e riesaminare il rapporto che si aveva con lui 

Fase 4 – Rinunciare ai vecchi attaccamenti al defunto e alle vecchie ipotesi sul mondo

Fase 5 – Risolversi e progredire in modo adattivo nel nuovo mondo senza dimenticare il vecchio, sviluppare un nuovo rapporto con il ricordo della persona cara e adottare nuovi modi di stare al mondo

Fase 6 – Reinvestire le proprie energie psichiche in una nuova vita 

Questo processo avviene in modo naturale per la maggior parte delle persone.

Tuttavia, quando vi sono delle morti particolarmente traumatiche ed improvvise come per incidenti stradali, infarto, morte di un figlio, o ancora omicidi e suicidi, l’elaborazione fisiologica del lutto può essere ostacolata dalla traumaticità dell’evento stesso.

Si parla in queste situazioni di “lutto traumatico o complicato” in cui la persona in lutto rimane bloccata senza riuscire a reinvestire le proprie energie psichiche in una nuova vita.  

La persona può sviluppare delle reazioni post-traumatiche come avere ricordi improvvisi dell’evento morte percepiti come flashback intrusivi; tendenza ad evitare tutto ciò che rimanda all’evento traumatico; incapacità di ricordare qualche aspetto importante della morte della persona casa; pensieri negativi su di sé come “non merito nulla, è colpa mia, faccio schifo, sono danneggiato per sempre ecc..”, o ancora marcata alterazione della reattività psicofisica e mostrare agitazione, irritabilità, scoppi di rabbia, ipervigilanza, difficoltà di concentrazione, profonde alterazioni del sonno ecc..

Anche una difficile relazione che si aveva con il defunto quando ancora in vita, può esser un fattore di rischio per il lutto complicato.

Se a seguito di un lutto traumatico si manifesta questa sintomatologia è utile rivolgersi ad un aiuto psicoterapeutico specializzato.

Un intervento terapeutico, specialmente con EMDR può dare sollievo sui ricordi più traumatici della perdita di una persona cara (per es. il momento della comunicazione della notizia, le immagini del funerale, ecc.) in modo da elaborare poi la perdita in un modo più sereno.

Gallarate (Va), Via Luigi Borghi, 7

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