L’arrivo di un fratellino o una sorellina è sempre un momento delicato e gli equilibri famigliari magari faticosamente creati fino a quel momento devono essere rivisti. Avere più figli è certamente una ricchezza ma è anche un aumento di responsabilità e spesso anche di ansia!
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Indipendentemente dall’età dei figli, avrete sicuramente letto che il momento dell’incontro tra chi c’è già e chi è appena arrivato, è bene che cominci, se possibile, fin dall’ospedale.
Le restrizioni per il Coronavirus hanno però modificato le regole di accesso alle sale parto e ai reparti di maternità, e anche ai fratelli è stato vietato l’ingresso. Pertanto il primo incontro con il nuovo arrivato avviene quasi sempre dopo i giorni di reparto e a casa, o appena fuori dalla clinica.
Come gestire quindi l’incontro in differita?
Durante i giorni di ricovero in ospedale, è importante rimanere connessi quanto possibile con chi è rimasto a casa, con video chiamate, telefonate o messaggi se si tratta di adolescenti.
Tuttavia, ricordate che i bambini sotto gli 8 anni si stancano molto velocemente a video e più sono piccoli più faranno fatica a trarre interesse per il contatto telefonico, anche se a chiamare è la mamma. Quindi non prendetevela se vi sentirete dire un secco “no” alla richiesta di “saluta la mamma!”, semplicemente ai bambini non piace parlare al telefono, per loro è meglio vedersi di persona! Per questo il ruolo dei papà e dei caregiver che ruoteranno intorno ai vostri figli in questi giorni di cambiamento, saranno di primaria importanza per spiegare a parole, con foto e oggetti quello che sta succedendo.
Per i figli “grandi” che restano a casa, ricordate che se hanno dagli 1 ai 6 anni, hanno bisogno di mantenere il più possibile le loro routine quotidiane, mantenere abitudini rassicuranti ed
accudenti come il bagno la sera o la storia prima di dormire contribuisce a rinforzare la percezione che “tutto va bene”.
Quando arriva finalmente il momento dell’incontro, se possibile, andrà gestito riservando a chi vi aspetta a casa un momento tutto per voi, prendetevi tempo per salutare il vostro primogenito dedicandovi a lui, evitate di farvi trovare la prima volta che vi rincontrare con il neonato attaccato al seno o in braccio, meglio lasciarlo nell’ovetto o nella carrozzina, e presentarlo così ai fratelli/ sorelle maggiori.
Se avete bambini di età inferiore ai 5 anni, sappiate che per loro prima di tutto è importante riabbracciare la mamma ed assicurarsi che sta bene e solo in un secondo momento riusciranno ad interessarsi al nuovo arrivato/a.
Poi, via libera a carezze, incontri, baci, prendere contatto con il nuovo arrivato, serve ai bambini a rendere concreta e reale la sua presenza, non aspettatevi tuttavia un immediato interesse, come tutte le relazioni importanti, ci vorrà tempo per conoscersi!
Aspettatavi inoltre da parte dei vostri bambini l’arrivo di domande “scomode” ma più che corrette, come per esempio, “ma lui resta a casa con noi?”, “dove dormirà?”, “prenderà i miei giochi?” , ecc.. Ricordatevi che è opportuno essere sinceri e dire sempre la verità. L’importanza delle narrazioni vere ed adeguate all’età è enorme, perché li tranquillizza. Osservate i vostri bambini, ascoltateli e poi rispondete. Andrà bene.